- L’identità visiva del tuo brand prima di tutto
- Il logo aziendale
- I colori
- I caratteri tipografici
- La struttura efficace del template
- L’header, dove si apre il sipario della newsletter
- Il corpo testo della mail: parliamo di contenuti
- Quando “Un’immagine vale più di mille parole”
- Il footer
- I vantaggi di una grafica per newsletter ben fatta
La newsletter è un potente mezzo di comunicazione aziendale. Oltre a promuovere il brand e i prodotti/ servizi, permette alla tua azienda di creare relazioni di fiducia con i clienti attraverso messaggi perfettamente “a fuoco”. Il contenuto è essenziale, ma anche la grafica ha il suo peso.
Fidati: un muro di testo - per quanto ricco di informazioni utili - non verrà letto. Per colpire l'attenzione dell’utente e invogliare la lettura, serve il giusto mix di testo e immagini.
L’identità visiva del tuo brand prima di tutto
Quando il cliente apre la newsletter non deve avere dubbi che sia la tua azienda ad avergliela inviata. Ci vuole coerenza per essere riconoscibile: fondamentale, quindi, che gli aspetti grafici identitari della tua attività siano sempre presenti, newsletter dopo newsletter.
Il logo aziendale
È l’elemento più caratterizzante perché contiene il nome del brand o il suo pittogramma e i colori che rendono distintiva l’azienda. È importante che venga collocato all’inizio della newsletter e che abbia un link al sito web. Lo vogliamo aumentare questo traffico web oppure no?
I colori
I colori hanno un grande potere per la leggibilità dei contenuti e per spingere all’azione l’utente.
Per quanto riguarda il testo, usare troppi colori potrebbe creare confusione, perciò è importante selezionarne uno o due. È buona prassi scegliere tra quelli usati per l’identità visiva aziendale e con una logica di importanza: uno può essere usato per i link e per i bottoni e uno per i titoli.
Anche se decidi di utilizzare icone, linee o separatori grafici, utilizza colori che fanno parte della palette aziendale.
Come agenzia grafica, abbiamo visto fin troppe newsletter super colorate e ti possiamo assicurare che l’effetto Arlecchino non funziona proprio. Troppi colori distraggono, soprattutto se scelti in modalità random senza coerenza con l’immagine del brand.
I caratteri tipografici
Anche il tipo di font utilizzato rientra nelle scelte grafiche. Come per i colori, anche per la tipologia di caratteri meglio non esagerare. La leggibilità potrebbe risentirne parecchio.
Opzione 1: scegli un font unico per titoli e testo. In questo caso è consigliato variare la grandezza del font - ovviamente più grande per le titolazioni - e utilizzare il grassetto o il corsivo nel testo per mettere in risalto le parole che devono attrarre il lettore.
Opzione 2: scegli due font uno per i titoli e uno per i testi. Se i font sono ben abbinati e il testo non sembra “saltare”, benissimo. Se però ti rendi conto che i titoli catturano tutta l’attenzione o, al contrario, non creano abbastanza distacco tra un blocco e l’altro, meglio tornare all’opzione 1.
Quello che conta, lo ripetiamo, è la coerenza visiva: tutte le comunicazioni del brand devono essere riconoscibili. Hai scelto il font con cui raccontare la tua azienda? Perfetto, impostalo come predefinito per i template delle newsletter.
La coerenza dovrebbe essere la guida per tutte le tue scelte grafiche, e non stiamo parlando solo di newsletter. Quando realizziamo siti web o e-commerce facciamo lo stesso identico ragionamento.
La struttura efficace del template
Abbiamo parlato di elementi grafici, ma c’è un altro aspetto importantissimo per far funzionare una newsletter: la struttura del template.
Se vuoi che l’utente legga e, ancora meglio, compia un’azione, bisogna che tu lo guidi attraverso la newsletter. Ci vuole una struttura chiara e ordinata, che soddisfi le logiche dell’utente.
L’header, dove si apre il sipario della newsletter
È il primo blocco, il primo punto di contatto dell’utente con la nostra comunicazione. Non dà informazioni ma garantisce l’originalità del mittente. L’utente sa che siamo veramente noi e questo è importantissimo, con tutto lo spam che bombarda costantemente le caselle di posta.
Ma come possiamo dargli questa sicurezza? Di nuovo, con l’utilizzo di elementi coerenti. Se il cliente ti conosce, sa cosa aspettarsi dalla tua comunicazione e dalla tua proposizione visiva e grafica. Vorrai mica deluderlo?
Nell’header ci deve essere il logo, ma anche tutti gli altri elementi - come pay off, frasi specifiche della campagna o colori di sfondo della palette aziendale - che aiutano l’identificazione newsletter-brand.
Il corpo testo della mail: parliamo di contenuti
Ecco alcune best practice da usare per il testo:
- Utilizza i titoli per creare livelli di lettura differenti
- Dividi i testi in paragrafi: se inserisci spazi vuoti e dividi il testo, presenti meglio i concetti
- Utilizza il grassetto e il corsivo per evidenziare le informazioni più rilevanti
- Utilizzare immagini per alleggerire il testo
Il muro di testo crea un muro nella mente del lettore, lo abbiamo già detto. Succede sulla carta stampata, figurati con l’email marketing, quando l’attenzione è ancora più limitata. Ricordati che la divisione in blocchi favorisce la concentrazione, così come le frasi brevi e non troppo complesse facilitano la lettura e la comprensione.
Quando “Un’immagine vale più di mille parole”
Non è solo un modo di dire e noi come agenzia grafica lo sappiamo molto bene. Un’immagine può emozionare, incuriosire, coinvolgere l’utente arrivando dove le parole non arrivano. Proprio per questo motivo la scelta delle immagini per le newsletter deve essere fatta con criterio.
La qualità viene prima di tutto. Se vogliamo sfruttare il potere emozionale delle immagini, non possiamo inserire foto di pessima qualità, sgranate o sfocate, perché non trasmetterebbero niente.
Allo stesso tempo dobbiamo fare i conti con i limiti tecnici del web e non possiamo caricare immagini troppo pesanti perché rallenterebbero l’apertura delle mail o non verrebbero proprio caricate, perdendo completamente il loro effetto comunicativo. Va quindi trovato il giusto compromesso tra qualità e pesantezza.
La quantità è un altro fattore da considerare. In realtà non esiste un numero esatto che garantisca una migliore efficacia. A volte può bastare una sola immagine, altre volte ne servono molte di più.
Pensa però che non sempre abbondare è positivo, potrebbe avere l’effetto opposto e confondere. In questo caso il consiglio è di calibrare la quantità di immagini in base alla lunghezza del testo, tenendo sempre in mente quali sono gli obiettivi della mail.
Il footer
Il footer è la sezione di chiusura della newsletter. Come una lettera si conclude con la firma del mittente, così il footer include tutti i contatti dell’azienda.
Per far capire che la sua funzione è diversa, il footer viene di solito differenziato graficamente dal resto della mail. Può avere un colore di sfondo diverso da quello del corpo pagina oppure essere preceduto da un elemento grafico che lo separa da tutto ciò che sta sopra.
Importante non dimenticarsi di aggiungere i social button, per facilitare il seguito sui social network.
I vantaggi di una grafica per newsletter ben fatta
Una newsletter, quindi, è efficace quando:
- tutti i suoi elementi distintivi sono coerenti con il brand che rappresenta (colori, font, logo)
- ha una struttura organizzata: header di aggancio, corpo testo diviso in paragrafi e arricchito di immagini, footer con tutti i contatti
Ma è veramente così importante analizzare tutti questi aspetti quando elaboriamo la grafica di una mail?
La risposta è sì! Perché una grafica ben fatta cattura nell’immediato l’interesse dell’utente, dà risalto alle informazioni più importanti , rende più piacevole la lettura, incoraggia l’azione dell’utente e rafforza l’identità aziendale.
Sembra facile progettare una newsletter, ma come agenzia grafica sappiamo perfettamente che dietro le cose più semplici si nascondono spesso i tranelli più insidiosi. La newsletter è uno strumento eccezionale per trasformare i tuoi contatti in clienti fidelizzati, ma solo a patto che abbia una grafica efficace, riconoscibile e accattivante.