Dieci posizioni, le prime, le migliori, in cui migliaia di siti web vorrebbero tutti essere per specifiche parole chiave. Per far scalare le posizioni di Google a un sito il percorso può sembrare lento perché è condiviso e ambito anche da altre aziende come la tua.
La più grande risorsa che un’agenzia di web marketing ha per approcciare il posizionamento di un sito web in modo corretto è la pazienza. SEO e posizionamento non sono attività in grado di portare un risultato con un semplice click e, purtroppo, molte aziende non ne sono consapevoli.
Ecco allora che ci piace paragonare l’attività di posizionamento organico un po’ come la preparazione che affronta un corridore che vuole correre una maratona. Arrivare a quel posizionamento ambito, e poi restarci, richiede strategia, perseveranza, tanto impegno e pazienza, sia nella preparazione sia nell’esecuzione. Non potenza, ma costanza.
E che succede se il corridore è amatoriale o è una vita che non mette le scarpette ai piedi? Iniziare sarà faticoso, ma con il corretto piano di allenamento potrà raggiungere grandi traguardi. Perché, vedi, con la SEO l’approccio giusto è tutto: visione sul lungo periodo, sedimentazione dei risultati, calibrazione. Vediamo cosa serve per cominciare nel modo giusto.
Partire sempre dagli obiettivi: posizionarsi per cosa?
Scoprire e decidere per quali parole chiave vuoi posizionare il tuo sito è il primo step di un progetto di web marketing che preveda una voce ‘SEO e posizionamento’ tra le attività in campo. Nella nostra agenzia di web marketing c’è proprio una fase preliminare di studio di quello che noi chiamiamo mercato semantico, ovvero quelle keyword in grado di intercettare una domanda o un bisogno pertinente al tuo ambito di business partendo da specifici ambiti semantici. Il risultato è un documento ricco di informazioni non solo funzionali al posizionamento ma anche a capire meglio ciò che interessa alle persone a cui vorresti proporre le tue soluzioni (ne abbiamo parlato anche in un articolo dedicato al valore delle keyword oltre la SEO).
Partendo da un numero davvero esteso di parole chiave, il nostro obiettivo deve essere lavorare quelle davvero performanti per il tuo business. Con quali parametri le definiamo performanti? Sono parole chiave che mostrano un trend di ricerche pressoché costante, volumi interessanti, pertinenza all’offerta della tua azienda e difficoltà di posizionamento non estrema.
Una parola chiave con 10 ricerche mese potrebbe non essere così vantaggiosa, anche se per alcuni settori quel numero, seppur piccolo, può avere un grande significato (se vendo macchinari da mezzo milione di euro, non mi servono mille ricerche al mese per giudicare ‘valida’ quella keyword).
Continuando il nostro paragone con il maratoneta amatoriale, lo studio delle keyword serve per capire qual è la condizione di partenza e l’obiettivo da raggiungere più a portata delle sue possibilità.
Lo stato di salute del sito web
Oltre a conoscere quali sono le parole chiave più profittevoli e per quali il tuo sito già si posiziona, e come, è importante avere un quadro sullo stato di salute del sito web, esattamente come quello del nostro corridore.
Con una SEO audit, ovvero un’analisi SEO tecnica del sito web, è possibile conoscere eventuali problemi che è meglio correggere prima di iniziare l’attività di posizionamento vera e propria. Se il sito non è ottimizzato od ottimizzabile per errori di sviluppo, ciò renderà vano o più difficile anche posizionarlo. Vorrebbe dire prepararsi alla corsa con una caviglia slogata. Essere competitivi risulta davvero difficile.
Avere un piano per dare il meglio di sé
Dopo aver verificato che tutto sia a posto, è ora di pianificare il piano di allenamento. Ogni quanti giorni il corridore si allenerà? Per quanto tempo? Traslato nel mondo della SEO e del posizionamento organico, si tratta di definire il calendario editoriale, ovvero argomenti, date di uscita e keyword di riferimento per gli articoli che scriveremo.
Per fare posizionamento, infatti, la scrittura dei contenuti è imprescindibile. La SEO tecnica può fare molto, ma sono i testi, originali, autorevoli, utili e ottimizzati, a permettere di staccare gli avversari in modo netto e deciso. E gli aggettivi che abbiamo usato non sono un di cui.
Inizia l’allenamento, ma per farlo al meglio c’è bisogno di uno strumento che permetta di monitorare tutti i parametri vitali e i dati di performance. Per riuscire a correre una maratona devo conoscere i tempi, la cardio-frequenza, ecc. Allo stesso modo, nel lavoro di posizionamento è essenziale osservare e studiare costantemente dati e statistiche tramite strumenti professionali come Google Analytics, Hotjar, SemRush, Crazy Egg, solo per citare alcuni dei più usati da un’agenzia di web marketing che si rispetti.
Pronti, via! Gli appuntamenti con i contenuti iniziano con regolarità, meglio se almeno 2 o 3 volte a settimana. Proprio come nella preparazione atletica, più assiduamente ci si allena e prima si possono raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il numero di articoli pubblicabili ogni settimana, in realtà, dipende da:
- livello di competizione
- difficoltà di posizionamento della parola chiave
- numero di ambiti da posizionare
- budget disponibile per attività di SEO e posizionamento.
Google ha bisogno di tempo
Il tempo è un elemento che va a braccetto con la pazienza di cui parlavamo a inizio articolo. Il progetto di content marketing finalizzato al posizionamento deve prevedere degli step di avanzamento che potranno avere cadenza più o meno ravvicinata in base al livello di urgenza e alla disponibilità d’investimento, ma resta il fatto che Google ha bisogno di tempo per assimilare quello che viene pubblicato.
Dopodiché ha bisogno di altro tempo per far salire gradualmente di posizione il sito per le specifiche parole chiave su cui abbiamo fatto attività di SEO e posizionamento.
Il monitoraggio dell’andamento delle attività è molto importante, proprio come per il corridore, ormai nostra cavia, è utile conoscere i miglioramenti di performance, i punti deboli da rafforzare e il suo stato generale di salute.
Capita spesso, infatti, che i competitor con cui un sito web si confronta per posizionare alcune parole chiave siano dei colossi invalicabili. A quel punto è necessario prendere atto di due soluzioni possibili: accettare di non poter raggiungere determinate posizioni per una specifica parola chiave oppure dirottare l’attività di posizionamento del sito web verso keyword sempre pertinenti, ma più accessibili.
In ogni caso l’approccio sarà proprio quello del maratoneta professionista: quello della costanza e della perseveranza.